Con l’ 'omaggio' a Ettore Nadiani prosegue il ciclo delle mostre temporanee allestite all’interno del percorso espositivo Grande Romagna di Palazzo Romagnoli.
Per ricordare la figura e l’opera del noto caricaturista e pittore forlivese figurano esposte opere provenienti dalla Saletta Nadiani allestita fin dal 1968 all’interno del Palazzo del Merenda, attualmente non agibile da parte del pubblico.
La mostra rappresenta, dunque, un momento significativo di 'riappropriazione' da parte della comunità forlivese di un importante bene artistico legato al nome di Nadiani, ma vuol essere anche un 'punto di partenza' per una opportuna ricognizione e conseguente catalogazione delle opere che compongono la raccolta.
Lo stretto legame di Ettore Nadiani con il luogo del suo operare è il motivo che collega fra loro le opere in rassegna. Sono visibili specialmente caricature di personaggi forlivesi, ma anche dipinti con scorci urbani e linoleografie e matrici di esemplari eseguiti per copertine di La Piè. A ricordo degli inizi di Nadiani in campo artistico a Forlì figurano alcune ebanisterie finemente intagliate.
Fin dal titolo assegnato al presente evento espositivo si intende documentare come Nadiani, divenuto celebre grazie alla sua vena come caricaturista, non sia confinabile nella sfera dell’esclusivo esercizio del segno, ma vada anzi riscoperto come artista di più ampie capacità creative e dotato di un non comune senso del colore: non solo per le trasparenze acquerellate che scandiscono le fisionomie di tanti 'ritratti' caricaturali, ma anche per i raffinati accostamenti cromatici delle stampe linoleografiche, e pure per i calibrati passaggi tonali che caratterizzano certi scorci urbani.
Fra segno e colore, in queste opere di Nadiani, anche nelle più minute ed essenziali, si coglie l’esistenza di un accordo armonico. Così, in un gioco sottili di vibrazioni, si fissano sulla carta o sulla tela i caratteri più segreti di una fisionomia umana o di un elemento ambientale, all’occhio del visitatore altrimenti invisibili.
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