Restauro
 

Restauro facciata Chiesa San Giacomo San Domenico cortile interno di seraChiesa di San Giacomo - particolare putto
 

L'intervento di recupero della chiesa di San Giacomo si svolge dal 2007 al 2015, quando il convento è già completato, gran parte della Pinacoteca trasferita, e le grandi mostre animano gli spazi restaurati.

L'opera si articola in quattro parti:

- il restauro strutturale ed architettonico della chiesa, che comprende la conservazione, riparazione e consolidamento delle strutture (fondazioni, murature, volte, tetto, ecc.), la ricostruzione delle parti crollate (parte della copertura e facciata meridionale), la creazione dei nuovi spazi interrati, il restauro degli apparati decorativi (stucchi e pitture murali), la realizzazione degli impianti e dotazioni tecniche necessarie alle funzioni previste (riscaldamento e condizionamento, impianti elettrici, di sicurezza e trasmissione dati);

- la ricostruzione del portico e della loggia all'interno del primo chiostro, che consente di ripristinare la continuità dei percorsi interni e di collegare efficacemente la chiesa al convento;

- il montaggio dei grandi archi in legno lamellare che ripristinano la forma della volta crollata, consentendo altresì il passaggio delle apparecchiature di illuminazione e di ogni altro strumento scenografico che si voglia calare dalla graticcia del sottotetto;

- l'allestimento delle attrezzature ed arredi funzionali ad un primo utilizzo di base, quali l'ascensore, la scala metallica, la bussola di ingresso, i portoni di accesso, le sedute smontabili, gli apparecchi illuminanti.


Il cantiere è stato improntato ai principi del restauro, con l'applicazione di tutte le principali casistiche e soluzioni tecniche, dalla semplice riparazione e conservazione dell'esistente, fino alla ricostruzione diacritica delle parti crollate, passando attraverso la sostituzione mimetica e il rinnovo dei singoli elementi degradati, mediante tecniche e materiali compatibili.

Il monumento è stato quindi conservato e recuperato ad usi compatibili, valorizzandone i caratteri storici ed artistici e, nel contempo, rendendolo idoneo alle nuove attività. Si è cercato cioè di mantenere un equilibrio che da una parte evitasse forzature tecnologiche (che ne avrebbero danneggiato il valore culturale) ma dall'altra conseguisse i necessari livelli di sicurezza e funzionalità.

All'interno, sulla parete di contro facciata, nella cornice in stucco dove era inserita originariamente, è conservata l'opera 'La crocifissione', il grande dipinto ad olio tu tela derivazione seicentesca del più noto dipinto del Tintoretto per la scuola di San Rocco.